ROMA ARCHEOLOGICA & RESTAURO ARCHITETTURA 2024. ROMA – “Mura storiche a rischio” – Coglionazzi!!! = @Sovrintendenza Parisi Presicce (Beni culturali) @gualtierieurope @GotorMiguel !!! «Attenzione pericolo caduta massi» da Porta Maggiore a Porta Pinciana. Corriere Della Sera (26/03/2024). Anche = Foto: Roma “…E per il giubileo, ci prepariamo al giro delle sette chiese…?”; in: SOS Patrimonio Storico di Roma / Fb (26/03/2024).
1). ROMA – Mure Aureliane a rischio: «Attenzione pericolo caduta massi» da Porta Maggiore a Porta Pinciana – Sono decine i cantieri aperti e poi abbandonati per il restauro di tratti di pareti antiche. Ora sono circondate da transenne, ponteggi, puntellamenti e anche segnali di pericolo. E intanto crescono erbacce e fiori selvatici; & Foto: Mura Aureliane, viaggio nel degrado tra cartelli di pericolo e ponteggi; in: Corriere Della Sera (26/03/2024).
Le Mura piene di impalcature, ponteggi, «pollai» arancioni. E immancabili cartelli. Di pericolo caduta massi, di rischio generico. Ma anche di divieto di accesso ai non addetti ai lavori. È bastato un rapido giro per la città per scoprire almeno una dozzina – ma il numero è in difetto – di situazioni di degrado sulle Mura Aureliane, dalla Cristoforo Colombo a San Giovanni, da Porta Maggiore a via Labicana.
E ancora a San Lorenzo, Porta Metronia e Porta Pinciana. I segni visibili di cedimenti messi in sicurezza dopo che i crolli si sono verificati, quasi sempre per infiltrazioni d’acqua ed eventi atmosferici, perfino dopo che la cinta muraria è stata colpita da fulmini negli anni passati, anche se in seguito non c’è stato alcun intervento di riqualificazione.
I «pollai» arancioni e i cantieri fermi
Uno scenario al quale purtroppo i romani, anche quelli con incarichi istituzionali cittadini, sembrano essere abituati, tanto le transenne fanno parte del paesaggio urbano. In pratica nessuno ci fa quasi più caso, ricordandosi delle Mura solo quando le cronache raccontano un nuovo crollo.
In via di Porta Labicana un intreccio di tubi d’acciaio sostiene una parete pericolante sotto una torretta in quello che dovrebbe essere un cantiere, dove però adesso crescono erbacce e anche qualche fiore selvatico giallo.
Un po’ come accade a Porta Maggiore dove reperti antichi, parti delle mura romane, sono circondate da armature metalliche in parte arrugginite e sostenute da pali che servono per reggere la costruzione.
Alcuni tratti di pareti in via delle Mura Latine, invece, sono letteralmente ingabbiati per evitare che pezzi si possano staccare e cadere sulla strada.
Reti verdi e niente restauro
Un cartello con la scritta «edificio pericolante» e il segnale giallo con il punto esclamativo sono quanto di più efficace per far capire le condizioni delle Mura Aureliane. A piazzale Metronio ancora cartelli di pericolo, questa volta per avvertire di fare attenzione perché c’è il rischio di «caduta materiali».
Tutta la parte messa in sicurezza è circondata da reti verdi, ma non c’è traccia di lavori di restauro. Sempre lì le mura sono puntellate come un castello medioevale, a Porta Ardeatina sono state scelte le inferriate. E intanto per quanto riguarda il crollo a Monteverde con la mancata rimozione delle auto schiacciate dalle macerie a novembre 2023,
la Procura precisa che non c’è mai stato nessun sequestro, e che anzi il Campidoglio è stato sollecitato a mettere presto in sicurezza la zona del crollo anche lavorando in danno, cioè anticipando le spese per poi rifarsi sul proprietario, un privato.
Fonte / source:
— Corriere Della Sera (26/03/2024).
ROMA ARCHEOLOGIA e RESTAURO ARCHITETTURA 2006-24. 