
ROMA ARCHEOLOGICA & RESTAURO ARCHITETTURA 2023. Robotica, Tecnologia – Pompei, un robot AI rimette insieme i frammenti “difficili” dei reperti; in: Futuroprossimo (08/03/2023). Nota: AI TECHO – Può ripulire anche l’ “Amianto” dagli scavi di Pompei? S.v., Schola Armaturarum – amianto e nuove scoperte; in: Massimo Osanna, MiC & Parco Archeologico di Pompei (2013/2023).
1). Robotica, Tecnologia – Pompei, un robot AI rimette insieme i frammenti “difficili” dei reperti – Reperti e frammenti di affreschi sparpagliati e impossibili da “incollare” per un umano? Non per un’intelligenza artificiale. Futuroprossimo (08/03/2023).
L’incredibile città di Pompei, straordinariamente conservata “sotto cenere” per millenni, non ha finito di sorprenderci. Accanto a reperti intatti, tuttavia, non è raro ritrovare frammenti di altre opere: spesso difficilissimi da catalogare o addirittura rimettere insieme.
Ora gli archeologi di Pompei potranno contare su un alleato in più: un robot dotato di intelligenza artificiale. Questa innovativa tecnologia chiamata RePAIR potrebbe rivoluzionare la fase più lunga e frustrante degli studi archeologici: la ricostruzione fisica di opere d’arte distrutte.
Risolvere complessi “puzzle” della Storia
Il progetto, partito nel 2021 e finanziato in parte dall’Unione Europea, mira ad assistere gli archeologi nella ricostruzione di reperti e manufatti distrutti, e ora sta portando i primi risultati importanti. La tecnologia RePAIR può esaminare i numerosi pezzi di un antico vaso romano e determinare come si adattano insieme. Successivamente, un paio di bracci robotici li metterebbero insieme.
Come molti altri reperti rinvenuti durante gli scavi del sito di Pompei, migliaia di frammenti di affresco sono conservati sotto gli strati di cenere vulcanica. Frammenti praticamente impossibili da riassemblare per un essere umano, e per questo fermi da anni in un magazzino fuori Pompei.
— RePAIR PROJECT / Pompeii – Pompeii Archaeological Park / YouTube (02/09/2021) [4:49].
Far rinascere i reperti in completa autonomia
Se tutto va secondo i piani, il robot RePAIR sarà in grado di gestire tutto il processo per conto suo, dalla scansione all’assemblaggio. Se necessario, presenterà anche risultati intermedi, per dare modo agli archeologi di supervisionare il lavoro.
“Da sempre,” dice un co-fondatore di RePAIR (Ohad Ben-Shahar del Dipartimento di Informatica dell’Università Ben-Gurion), “costruiamo macchine per farci aiutare. Oggi, le macchine autonome saranno aiutate dalle persone”.
Dal passato, nuove frontiere per gli musei e siti archeologici del futuro.
Fonte / source:
— Futuroprossimo (08/03/2023).
https://www.futuroprossimo.it/2023/03/pompei-un-robot-ai-rimette-insieme-i-frammenti-difficili-dei-reperti/
2). POMPEII – Schola Armaturarum, Pompei tra amianto e nuove scoperte. L’Occhio di Napoli (12/2017).
POMPEI. Nel giorno in cui il direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna, presenta al mondo i nuovi tesori ritrovati sotto i lapilli e dietro le macerie della Schola Armaturarum, ritorna attuale il caso dell’amianto tra le antiche vestigia. La questione amianto fu oggetto in passato di una inchiesta della procura di Torre Annunziata per far luce sui 30 decessi per cancro registrati fra funzionari e custodi degli Scavi (inchiesta poi archiviata per mancanza di riscontri): lo riporta il quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
POMPEII – tra amianto e nuove scoperte / Ancora crolli a Pompei. OttoChannel / YouTube (2016/2023) [1:30].
Fonte / source:
— OttoChannel / YouTube (2016/2023) [1:30].
La questione amianto
Ora però il professor Osanna cerca un super-tecnico esperto in materia. Non è mai stato un mistero: l’asbesto – insieme di minerali inosilicati e fillosilicati altamente tossici per l’uomo se inalati – si «respira» nell’aria della città archeologica. Il materiale, dichiarato illegale dal 1992, è presente negli uffici-container di Porta Marina Superiore, in tutti i corpi di guardia (realizzati subito dopo il terremoto del 1980), e in alcune coperture di domus. I livelli di amianto nell’aria, stando ai test in possesso della direzione del sito, non sarebbero allarmanti al punto da dichiararli pericolosi per i dipendenti.
POMPEII – tra amianto e nuove scoperte / Scavi di Pompei – Pericolo amianto e scorie a Napoli. Lettura43 Video / YouTube (2013/2023) [1:53].
Fonte / source:
— Lettura43 Video / YouTube (2013/2023) [1:53].
Il professor Osanna, tuttavia, allo scopo di tutelare il personale e i turisti, ha pubblicato una manifestazione di interesse allo scopo di individuare un «Responsabile Gestione Rischio Amianto». In due anni, al costo di 30mila euro, il tecnico avrà il compito di svolgere verifiche in tutti gli immobili del Parco Archeologico – domus comprese – con l’obiettivo di stabilire le condizioni attuali dei manufatti in cui è stata già riscontrata la presenza di amianto.
Il responsabile della gestione del rischio, inoltre, dovrà svolgere una verifica ispettiva sugli immobili non ancora ispezionati finalizzata a verificare l’eventuale presenza di materiali contenente amianto. Successivamente si valuterà se e come procedere alla sua rimozione. La sostanza nociva, sconosciuta agli antichi romani, è certamente presente nelle coperture di alcune case in quanto utilizzata, prima che venisse dichiarata fuorilegge, per i lavori di restauro. La stessa Schola Armaturarum, secondo le perizie tecniche, era stata restaurata, dopo i bombardamenti del 1943, con il rimpiazzo in cemento armato del soffitto, che non ha retto nel tempo.
Al momento esiste una mappatura redatta nel 2003 che indica le domus in «odore» di amianto: fu realizzata dai tecnici della Soprintendenza su richiesta dalla Procura di Torre Annunziata, che appunto indagava sulla questione sulla base di esposti firmati dai sindacati. In quello stesso periodo una dipendente della Soprintendenza, che si era ammalata di tumore, ebbe dall’Inail il riconoscimento di malattia professionale, un episodio che destò scalpore e aggiunse nuovi sospetti sulla relazione tra le diverse morti registrate e la presenza di amianto. Relazione poi esclusa dai magistrati.
POMPEII – tra amianto e nuove scoperte / le verità negate (amianto tra gli scavi) – Come cambia la vita dei dipendenti degli scavi di Pompei; in: NATALE CASSANO / YouTube (2013/2023) [4:25].
Fonte / source:
— NATALE CASSANO / YouTube (2013/2023) [4:25].
Da allora, sulla base di quella mappa, la direzione degli Scavi ha provveduto a bonificare ampie aree del sito, rimuovendo ad oggi circa mille e 900 chilogrammi di materiale nocivo. Amianto fu rinvenuto nel Mausoleo di Mamia a Porta Ercolano, nella Casa delle Amazzoni in Via Consolare, nella Casa di Olconius Rufus, in quella di Ugonius Gogidadus, nel vicolo del Lupanare, nell’ingresso della domus di Marco Fabio Rufo.
Fonte / source:
— L’Occhio di Napoli (12/2017).
https://napoli.occhionotizie.it/schola-armaturarum-pompei-amianto/