Foto: RARA 2022. MAYOR OF ROME MET WITH EU PRESIDENT URSULA VON DER LEYEN. The Cinghiali of Rome: ‘Think she can see us? She deserves a big Roman “Abbraccio e Bacio” for all of us!’; in:
Mayors of Europe / E.U. News (13/06/2022)

ROMA ARCHEOLOGIA e RESTAURO ARCHITETTURA 2022. Roberto Gualtieri & La Nuova Era Meloni – Il Popolo & Cinghiali di Roma: “Siamo Romani, non rispondiamo alla Regina Cattiva Ursula von der Leyen; in: Corriere Della Sera (29/09/2022).

ROMA – Roberto Gualtieri e la sua città dei mille cantieri: «Ora Meloni collabori». Corriere Della Sera (29/09/2022).

Il primo cittadino della Capitale progetta un futuro migliore e accetta le sfide di Giubileo, Expo 2030 e Pnrr. E riguardo al nuovo governo? «Mi aspetto attenzione e sostegno per Roma, di cui Giorgia Meloni conosce bene i problemi».

ROMA ARCHEOLOGICA & RESTAURO ARCHITETTURA 2022. Elezioni 25 settembre: i dati dell'affluenza a Roma - A Roma alle 23 ha votato il 65,33% degli aventi diritto e "Tre Cinghiali." ROMA TODAY (25/09/2022).
Foto: RARA 2022. Elezioni 25 settembre: i dati dell’affluenza a Roma – A Roma alle 23 ha votato il 65,33% degli aventi diritto e
“Tre Cinghiali.” ROMA TODAY (25/09/2022).

Cosa diventerà Roma? Una città moderna, con le strade in ordine e zero rifiuti davanti ai portoni oppure resterà quella miscela caotica di desideri irrealizzati e malfunzionamenti certi? Guardandoci in giro, la seconda ipotesi sembra descrivere meglio lo stato dei fatti. Ma il futuro, dopo aver passato alcune ore con un uomo in camicia azzurra e cravatta che illustra montagne di studi e progetti, potrebbe invece essere diverso. Migliore, insomma. Quell’uomo in maniche di camicia è Roberto Gualtieri, 56 anni, pezzo pregiato del Pd, da undici mesi sindaco della Capitale.

La conversazione avviene nel salottino barocco che completa l’arredo della sua stanza. Lui siede sulla poltrona riservata, per tradizione, ai primi cittadini e a qualche illustre visitatore, ultimi Papa Francesco e Ursula von der Leyen. Una tradizione che dovrebbe portar bene. Sarà così? Intanto però parliamo di Roma, come da accordi con il suo staff. Giubileo, termovalorizzatore, Pnrr, Expo 2030… Ce n’è per scrivere un libro. E la politica?

RARA 2022. "Inclusione e Rigenerazione" - Expo 2030: Roma presenta la sua candidatura a Parigi, la decisione a novembre 2023. Il Tempo (21/06/2022).
Foto: RARA 2022. “Inclusione e Rigenerazione” – Expo 2030: Roma presenta la sua candidatura a Parigi, la decisione a novembre 2023.
Il Tempo (21/06/2022).

Non è oggetto di questo colloquio, s’era detto: ma come due Roger Rabbit che non resistono alla musichetta invece ne parliamo. Non riusciamo a farne a meno. Allora sia. Come saranno i rapporti con il governo che presto sarà guidato da Giorgia Meloni? «Da sindaco mi rapporterò col governo con la massima correttezza istituzionale e mi aspetto attenzione e sostegno per Roma, di cui Giorgia Meloni conosce bene i problemi», dice. In ballo c’è tanto, dal Giubileo al Pnrr, dall’Expo ai poteri di Roma Capitale, e non sarà come prima, quando i pianeti (politici) erano tutte allineati. Gualtieri conferma: «Il governo Draghi è stato molto vicino a Roma, e ci ha aiutato su tantissimi fronti: dalle risorse a norme importanti come, ad esempio, quelle sui rifiuti o sul coinvolgimento dell’Anas per il rifacimento di centinaia di chilometri di strade. Abbiamo di fronte sfide e opportunità straordinarie, coglierle farà bene al Paese, non soltanto alla nostra città».

E vediamoli allora i faldoni posati sul tavolo del sindaco. Apriamo per primo il Piano rifiuti, che contiene pagine-chiave dedicate al termovalorizzatore. Quando lo vedremo in azione? «Domani, 30 settembre, scade il tempo per le osservazioni sulla valutazione ambientale strategica. Entro la fine di ottobre il Piano sarà adottato e subito dopo lanceremo la manifestazione di interesse rivolta alle aziende per la realizzazione e la gestione dell’impianto, a cui seguirà la gara. Se tutto andrà bene, tra poco più di un anno il cantiere sarà aperto. Io spero comunque anche un po’ prima».

Nel frattempo che facciamo con i cassonetti? «Gli accordi ci sono. Abbiamo smaltito l’urto dell’incendio di Malagrotta e della chiusura per alcuni mesi della discarica di Albano. Ma il futuro sarà diverso. Le mostro il ciclo dei rifiuti che abbiamo trovato», e prende da un faldone un grafico così complesso e incomprensibile che avrebbe fatto invidia a Jackson Pollock: un quadro astratto, figlio del dripping più che della pianificazione industriale. «Guardi qui. Segua le linee. Lo capisce che abbiamo trovato tonnellate di rifiuti che venivano mandate prima in un Tmb, poi in un altro e infine in discarica? Doppi e tripli costi, energia buttata, inefficienze… Con il termovalorizzatore, per quanto riguarda la parte indifferenziata, si riduce tutto a un passaggio: dalla raccolta in strada all’impianto che genera energia, che di questi tempi significa, tra l’altro, creare grande valore. Accanto si potenzierà la filiera del riciclo per la parte differenziata, destinata ad aumentare significativamente».

In attesa che le strade tornino tutte pulite, si dovrà presentare agli ispettori dell’Expo e ai pellegrini del Giubileo 2025 una città accettabile. A che punto siamo? Ce la faremo? Gualtieri prende dalla sua (ordinatissima) scrivania un altro librone. «Ecco, è il piano particolareggiato degli interventi previsti. Il 6 ottobre, scaduto il termine per i pareri delle commissioni parlamentari sul piano generale già adottato all’unanimità, potrò presentarlo a Palazzo Chigi per l’approvazione definitiva. Poi si procede».

Gli interventi sono tanti e logici: dalla risistemazione, fin troppo attesa, della zona di Termini al sottopasso sul lungotevere davanti a via della Conciliazione, che consentirà il grande collegamento pedonale tra Castel sant’Angelo e San Pietro; dalla rinascita di piazza San Giovanni al rifacimento del manto stradale un po’ ovunque, in parte con 29 milioni di euro affidati ad Anas e Simu, in parte con i 60 milioni in più ai Municipi per sistemare la viabilità secondaria. «Si comincia subito, glielo assicuro. Il 2025 è vicino».

Infine l’Expo 2030 e i progetti del Pnrr, vera panacea di ogni male. «Per realizzarli stiamo assumendo 300 tra ingegneri e architetti», dice il sindaco. La lista dei lavori, che comprende scuole, piste ciclabili, digitalizzazione, sarebbe lunghissima, e più volte il Campidoglio l’ha presentati. Si tratta di farli, questi lavori. E non solo per Roma. I soldi infatti stanno arrivando dall’Europa in grosse tranche, ma condizionati ai risultati che otterremo.

Foto: ROMA – Roberto Gualtieri, ora cinque mesi dopo la tua elezione nell’ottobre 2021, i romani del centro storico di Roma stanno nuotando in più spazzatura che mai! RARA (2022) (30/03/2022).

RARA 2022. Il vecchio commento privato di Raggi sulla guerra in Ucraina (2014) ora accende la Roma del futuro 2025/2030. Si spera che non dia fuoco a tutta la spazzatura ora nel centro di Roma? Corriere Della Sera & Virginia Raggi / fb (30/03/2022).
Foto: ROMA – Roberto Gualtieri, ora cinque mesi dopo la tua elezione nell’ottobre 2021, i romani del centro storico di Roma stanno nuotando in più spazzatura che mai! RARA (2022) (30/03/2022).

Alcuni esponenti della nuova maggioranza uscita dalle urne il 25 settembre parlano già di rivedere i progetti del Pnrr. Gualtieri sospira, lasciando intuire ciò che pensa: difficile cambiarlo, anzi impossibile, o forse semplicemente un errore che si spera il nuovo governo non commetterà. E farà invece la cosa giusta di sostenere Roma nella candidatura a ospitare l’Expo 2030? «Spero proprio di sì, non c’è motivo per non farlo. Peraltro noto che gli altri paesi in corsa, la Corea e l’Arabia Saudita, stanno muovendo i loro vertici politici per caldeggiare le candidature di Buzan e Ryad. Vorrei che il nuovo esecutivo sostenesse, come ha fatto finora il presidente Draghi, la nostra sfida per ottenere la designazione».

Sul tema del futuro governo torna in scena il Roger Rabbit che s’era acquattato tra i faldoni. «Incidentalmente: Giorgia Meloni dovrebbe dirmi grazie». Perché mai? «Perché si ritroverà senza clausole di salvaguardia, che da ministro dell’Economia ho disattivano nel 2020». Spieghiamo: le clausole sono quelle norme che obbligano un governo europeo ad aumentare in modo automatico la tassazione (l’Iva per esempio) quando i saldi di bilancio non sono buoni. Cioè, per quanto riguarda l’Italia, quasi sempre. Ma per fortuna dell’allora governo e di quelli a seguire (Meloni compresa) quell’automatismo è stato disattivato da Gualtieri ministro, che agì veloce grazie a condizioni europee favorevoli. Quindi, adesso, si attende gratitudine? «Il governo ha la fortuna di non dover fare pesanti aggiustamenti e anzi ha qualche margine», risponde, «ma di fronte all’esigenza di sostenere le famiglie contro il caro energia dovrà fare scelte di tipo distributivo. Se applicherà il suo programma a base di flat tax saranno inevitabili pesanti tagli al welfare e non ci sarà nessun sostegno ai salari, altrimenti l’unica strada è quella indicata dal capo economista della Bce e già praticata da un governo non certo di sinistra come quello di Rutte in Olanda: progressività delle imposte e tassazione degli extraprofitti aziendali per aiutare i soggetti più colpiti dalla crisi. Sarà intorno a questa alternativa che si definirà il dibattito politico in Europa e in Italia nei prossimi mesi e sarebbe bene che il mio partito ne tenga conto per evitare una discussione tutta interna e identitaria».

Come lo vede il dopo Zingaretti alla Regione? Crede nel cosiddetto campo largo? «Le alleanze non si fanno solo sui numeri ma su un progetto politico. Nicola Zingaretti e la sua giunta hanno governato molto bene, ad esempio il Lazio è stata la migliore regione nella lotta alla pandemia, ma lo stesso vale su tanti altri temi. Bisogna ripartire dalle esperienze positive fatte che ci dicono che nella nostra regione il campo largo è potenzialmente maggioritario».

Fonte / source:
— Corriere Della Sera (29/09/2022).
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/22_settembre_29/roberto-gualtieri-sua-citta-mille-cantieri-ora-meloni-collabori-6806fef6-3f59-11ed-b6e3-34338f1c69a0.shtml

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