Foto: E’ la Chiesa dei Santi Luca e Martina, sempre a Roma; in: “Il conte Tacchia.” Roma / Film (1982).

ROMA ARCHEOLOGICA & RESTAURO ARCHITETTURA 2021. La chiesa dei Santi Luca e Martina ai Fori – Se il restauro del tempio lo paga l’artista. Il Messaggero (11/03/2018) & Dr. Arch. Isabella Salvagni, Da Universitas ad Academia. Vol. II. (2021). S.v., Riapera al culto la chiesa dei Santi Luca e Martina a Roma & Il progetto di Pietro da Cortona. L’OSSERVATORE ROMANO (02/03/2013): 13 [in PDF]. Anche, Foto: “Il conte Tacchia, Roma / Film (1982).

1). ROMA – La chiesa dei Santi Luca e Martina ai Fori – Se il restauro del tempio lo paga l’artista. Il Messaggero (11/03/2018).

La chiesa dei Santi Luca e Martina ai Fori ha una storia unica da raccontare. Intanto, non si chiamava così. Poi, è il frutto di un trasloco, voluto dal papa. Infine, deve l’esistenza a un rifacimento, pagato di tasca propria da un artista che voleva esservi sepolto, e infatti lo è. Era Pietro Berrettini (1596 – 1669), noto come da Cortona, dal nome della sua città: favorito dai Barberini e grande campione del barocco romano, nonché principe dell’Accademia di San Luca, l’antico sodalizio dei pittori fondato da Federico Zuccari nel 1593, ma i cui primi statuti risalgono al 1478. La chiesa di San Luca, in origine, era vicina a Santa Maria Maggiore; però, a Sisto V Peretti necessita spazio, per ampliare la piazza.
Così, nel 1588, destina ai pittori l’antica Santa Martina, creata nel VII secolo da Onorio I, poi decaduta e riconsacrata nel 1256 da Alessandro IV dei Signori di Jenne. Il luogo è dei più invidiabili: tra tre Fori (di Cesare, Augusto e quello Romano). Ma allora, era abbastanza malmesso.

IL RIFACIMENTO
Dal 1592 al 1618, si moltiplicano i progetti degli artisti di San Luca per risistemarlo: Ottavio Mascherino, Federico Zuccari, Giovanni Baglione. I costi sono però troppi, ed il sodalizio non può provvedervi, pur se vende delle antichità trovate nella zona allo scultore Giacomo Della Porta, un allievo di Michelangelo e del Vignola. Così, le prime opere si arrestano a un nuovo pavimento, sopraelevato per poterci seppellire sotto gli accademici. Ma nel 1634, ecco Pietro da Cortona. Inizia a sue spese, ed edifica la cripta a croce greca, in cui riposa per sempre.
Poi, lo aiuta il cardinale Francesco Barberini, un grande mecenate. Infine, scavando si trovano i resti dei martiri: la stessa Martina, con Concordio, Epifanio e Compagno. Tanta è la commozione, si racconta, che lo stesso Urbano VIII Barberini interviene, e garantisce i fondi.

UN CAPOLAVORO
Pietro da Cortona considerava la chiesa figlia diletta. Vi si dedica per tutta la vita; la dota di arredi preziosi; le lascia per testamento una rendita di 6.750 scudi. Lui crea numerosi e importanti opere: a Palazzo Barberini, l’enorme affresco con il Trionfo della Divina Provvidenza, 24 per 14 metri; erige la Villa del Pigneto per i Sacchetti (che ormai non c’è più); la facciata di Santa Maria della Pace e la basilica di Santa Maria in via Lata. Con i seimila scudi del cardinal Francesco, qui nasce l’altare maggiore. Pietro da Cortona non vede però la fine dei mirabili lavori da lui e dal Mascherino progettati: gli interni e la cupola, sotto la direzione di Ciro Ferri, sono decorati fino al 1679; ma già nel 1706 un fulmine danneggia quest’ultima, e servono sostanziali restauri. Accanto, era l’antica sede dell’Accademia: distrutta per realizzare i Fori imperiali, oggi è a Palazzo Carpegna.

GLI INTERNI
Colonne ioniche, stucchi bicolore anche nella cupola (lo ha scoperto Pio Baldi, durante un restauro), a croce greca, ma con quattro absidi, opere anche mirabili: ecco le cifre che rendono il luogo un capolavoro. All’altar maggiore, in copia San Luca dipinge la Madonna: una tela di due metri attribuita a Raffaello il cui originale è ora in Accademia, opera del caravaggesto Antiveduto Gramatica.
Nella cripta, due rilievi di Alessandro Algardi; interessante compendio di marmo e bronzo l’altare di santa Martina; abbondano le sculture, pure di Cosimo Fancelli, e elegantemente convessa è la facciata. Qui sono sepolti parecchi artisti: tra loro, Ottavio Mascherino, Girolamo Rainaldi, il Pomarancio. L’edificio viene isolato ai tempi dell’intervento voluto da Mussolini, e le pareti esterne, con motivi tratti dalla facciata, rifatte da Gustavo Giovannoni. Il tutto forma un esempio tra i più armoniosi del Barocco romano. Così come l’intervento, perfino finanziario, di Pietro da Cortona resta preclaro, al pari del gioco delle colonne e delle lesene nella facciata, o la tenue bicromia della cupola al suo interno. La lapide dell’artista ne riporta perfino il testamento. E la luce è la vera protagonista di questa architettura.

Fonte / source:
— Il Messaggero (11/03/2018).
https://www.ilmessaggero.it/roma/roma_segreta/serestauro_tempio_lo_paga_artista-3598425.html

Fonte / source, foto:
— Roma – Questa è la chiesa in cui si svolge la cerimonia di matrimonio fra Tacchia (Montesano) e Elisa (la Pieroni). E’ la Chiesa dei Santi Luca e Martina, sempre a Roma; in: Il conte Tacchia è un film commedia italiano del 1982 diretto da Sergio Corbucci, Roma / Film (1982).

RARA 2021. La chiesa dei Santi Luca e Martina ai Fori - Se il restauro del tempio lo paga l'artista. Il Messaggero (11/03/2018); Dr. Arch. Isabella Salvagni (2021); L'OSSERVATORE ROMANO (02/03/2013) & Foto: "Il conte Tacchia, Roma / Film (1982).
Foto: Dr. Arch. Isabella Salvagni, Da Universitas ad Academia. Vol. II. (2021).

2). ROMA – Dr. Arch. Isabella Salvagni, “Da Universitas ad Academia. II. La fondazione dell’Accademia dei Pittori e Scultori di Roma nella chiesa dei santi Luca e Martina. Le professioni artistiche a Roma. 1588-1705”. Roma: Società Romana di Storia patria (2021), pp. 664. [pp. 1-16 in PDF].

Fonte / source:
— Dr. Arch. Isabella Salvagni / Academia.edi (11/2021).
https://www.academia.edu/36358063/_Da_Universitas_ad_Academia_II_La_fondazione_dell_Accademia_dei_Pittori_e_Scultori_di_Roma_nella_chiesa_dei_santi_Luca_e_Martina_Le_professioni_artistiche_a_Roma_1588_1705_Societ%C3%A0_Romana_di_Storia_patria_Roma_2021_pp_664

RARA 2021. La chiesa dei Santi Luca e Martina ai Fori - Se il restauro del tempio lo paga l'artista. Il Messaggero (11/03/2018); Dr. Arch. Isabella Salvagni (2021); L'OSSERVATORE ROMANO (02/03/2013) & Foto: "Il conte Tacchia, Roma / Film (1982).
Foto: L’OSSERVATORE ROMANO (02/03/2013): 13

3). ROMA – Riapera al culto la chiesa dei Santi Luca e Martina a Roma & Il progetto di Pietro da Cortona. L’OSSERVATORE ROMANO (02/03/2013): 13 [1-16 in PDF].